Le persone timide e quelle afflitte da altre forme di ansia sociale sono sostanzialmente anassertive. I loro comportamenti dominanti si muovono nell’ottica delle modalità passiva o aggressiva.
Paul Delvaux – il silenzio
Il soggetto passivo antepone i bisogni altrui a quelli propri, pensa soprattutto ad accontentare gli altri piuttosto che sé stesso, anche se ciò gli genera sofferenza e insoddisfazione: in termini transazionali è il tipo “io non sono ok, tu sei ok”.
Egli è interessato non al mondo esterno, ma di sé di fronte al mondo esterno; così come si trova a preoccuparsi non di sé, ma di sé di fronte al problema.
È in questa modalità che si presentano gli effetti peggiori, l’essere sostanzialmente accondiscendenti e quindi, subire la volontà altrui e reprimere la propria, subire l’aggressività degli altri come il dileggio, l’ironia, il bullismo, il diventare soggetti che ricevono consigli da altri che si pongono con un ruolo di superiorità. L’essere passivi abbatte parecchio la propria autostima.
Tuttavia non tutti i comportamenti espressi in modalità passiva sono necessariamente espressione di timidezza o di altre forme di ansia sociale. L’anassertività è molto più diffusa delle forme di disagio sociale, è anche