Dunque, da una parte, l’ansioso pensa ai fenomeni fisiologici e psicologici, avvertibili dal pubblico, come il tremore, l’eccessiva sudorazione, il rossore al volto, il balbettare, l’incespicare sulle parole, il blocco della funzione vocale, l’amnesia nervosa, la visibilità del proprio stato ansioso; dall’altra parte pensa al giudizio degli altri che ne conseguirebbe anche in termini catastrofici, come il perdere la faccia, la credibilità, il crollo del valore personale e/o professionale, l’essere considerato incompetente, incapace, falso, non valido, inetto, la perdita del proprio ruolo sociale e/o professionale, la perdita del lavoro, il fallimento, l’emarginazione, la povertà, l’umiliazione.
- Fa un esercizio di rilassamento muscolare;
- Rivivi il copione che hai preparato cominciando dalla prima scena (quella meno pessimistica) con l’ausilio della registrazione o a braccio se ti è più congeniale;
- Fa una sosta di 5-10 minuti;
- Ripeti le fasi precedenti fino a che il livello di ansia si annulla o si riduce in modo sensibile e che consideri gestibile;