La timidezza e tutte le ansie sociali, esistono in quanto riferita agli altri. Il mondo delle relazioni umane, qualunque sia il loro ambito operativo, è il terreno in cui si consuma il comportamento delle persone timide e degli ansiosi sociali. Essi sono tali solo e soltanto all’interno di questo mondo, fuori dalla socialità la timidezza non esiste. Ciò rende chiaro ed evidente la centralità che assume la socialità nella vita di un individuo timido.
La socialità si esprime in quell’insieme di attività utili al raggiungimento degli scopi e questi sono necessariamente dipendenti dalle relazioni con altre persone.
Ciò implica dunque anche il concetto di dipendenza che si manifesta attraverso il desiderio e il bisogno di aiuto, cooperazione, solidarietà, appoggio. Tali bisogni e desideri sono legati alla necessità di sollievo e conforto, alle funzioni di sopravvivenza e riproduzione, alla concretizzazione degli obiettivi, alla soluzione dei problemi, alla gratificazione derivante dall’insieme delle interazioni sociali. La socialità investe il dominio personale sia nella sua sfera pubblica che in quella privata. Nel settore pubblico la socialità riguarda aspetti fondamentali per il senso di completezza come soggetto sociale, l’appartenenza al gruppo e il vincolo sociale, l’appoggio sociale e l’approvazione. Nelle ansie sociali l’idea