Un aspetto che va considerato, è che l’evoluzione sociale e tecnologica dell’uomo ha reso l’ansia un fenomeno problematico. Se in epoche primitive l’ansia, come fenomeno insito nelle specie animali, poteva rappresentare il confine tra la vita e la morte in determinate situazioni, con la formazione delle città, delle civiltà, dell’organizzazione articolata della società, con l’evoluzione tecnologica e con lo svilupparsi della complessità delle relazioni umane, l’ansia viene ad essere, per qualche verso inadeguata, per altri ancora fortemente adattativa. Tale problematicità risulta evidente proprio nelle forme di ansia sociale, in cui le paure e le intensità dell’ansia non sono giustificate dalla reale pericolosità cui si riferiscono. L’ansia può scaturire anche da una minaccia che non costituisce un pericolo reale, ma è il risultato di valutazioni esagerate o errate prodotte dai processi cognitivi.
In questi casi, come osserva Beck, l’esperienza dell’ansia non ha modo di essere bloccata. Ciò è quanto si verifica nelle manifestazioni delle varie forme dell’ansia sociale.
Nella timidezza, nell’ansia da prestazione o di parlare in pubblico, nell’ansia da esame, ad esempio, il senso di vulnerabilità, le previsioni negative degli esiti e delle loro conseguenze, assumono sempre il caratter