La psicoterapia cognitivo comportamentale: caratteristiche

La psicoterapia cognitivo comportamentale: caratteristiche

Pubblicato da: Categorie: Affrontare l’ansia sociale e la timidezza

Chi ha letto il mio libro “Addio timidezza”, sa che l’approccio cognitivo verso la psicoterapia, fa riferimento a una serie di processi mentali di cui il sofferente può non essere immediatamente consapevole, ma ne può acquisire coscienza con l’esercizio. La difficoltà nell’essere consapevoli dei processi mentali disfunzionali, sta nel fatto che essi sono per lo più automatici. Si tenga presente che i pensieri disfunzionali da correggere sono solo quelli che determinano la sofferenza psicologica.

In via generale, la psicoterapia cognitivo comportamentale, inizialmente, consiste in una seduta settimanale e, tra l’una e l’altra, prevede che il paziente svolga dei compiti, ciò permette di ridurre i tempi di miglioramento.

S. Dalì – disintegrazione della persistenza della memoria

Ma andiamo con ordine: le peculiarità della terapia cognitivo comportamentale possono essere indicate in alcune caratteristiche.

Il ruolo del terapeuta: il suo compito non è quello di stabilire quale sia la natura o l’origine della sofferenza, ma di aiutare il paziente nel suo nuovo percorso di ricerca, comprensione e superamento del disturbo.

Validità scientifica dimostrata: è il tipo di terapia che ha ottenuto i maggiori successi sul campo, e si è potuto anche appurare che previene le ricadute.

Il rapporto paziente terapeuta: essi collaborano dell