In genere, quando si parla di dipendenza, si pensa a quella da stupefacenti, alcol, gioco, eccetera. Esiste, però, una forma che è molto più subdola perché legata a comportamenti e modi di pensare abituali e perché, questi, difficilmente sono visti dalla prospettiva della dipendenza.
In questi casi, i soggetti diventano dipendenti per via dell’abitudinarietà e/o dell’automaticità dei comportamenti e di certi modi del pensare.
La dipendenza da un comportamento abituale o da uno stile del pensare è, in realtà, un fatto comune a tutte le persone. Se pensiamo, ad esempio, al carattere, che possiamo definire come l’insieme dei comportamenti abituali che caratterizzano una persona, non possiamo non considerare come l’individuo sia da questo fortemente dipendente: è davvero difficile comportarsi rinnegando il proprio carattere. Nelle ansie sociali, purtroppo, la dipendenza dai comportamenti automatici diventa una condanna alla sofferenza. Dove c’è un vantaggio nel ricorrere a un determinato comportamento, seppur limitato all’immediato, c’è sempre il rischio di restare intrappolati nel vortice della reiterazione. Un comportamento ripetuto numerose volte, diventa abituale e, spesso, automatico. Si determina, quindi, una pulsione a mettere sistematicamente in atto tale comportamento. Nelle ansie sociali i comportamenti lacunosi assolvo