Sentirsi incapace

Sentirsi incapace

Pubblicato da: Categorie: modi di percepirsi
Sandra ha la patente da tempo, utilizza l’auto per andare all’università, per fare spese nei centri commerciali non lontani dal suo paese, ma quando si tratta di andare in città per altro va nel panico, pensa di non essere capace di cavarsela nel traffico cittadino.

Vassily Kandinsky – intorno al cerchio

Ad Alfredo è stato chiesto di contrattare con l’amministratore di una azienda un accordo economico, non ha saputo dire di no al suo superiore, e ora è attanagliato dall’ansia e non fa che pensare: “non sono capace di fare contrattazioni”.

Carmine non riesce a integrarsi nel suo nuovo gruppo di amici. Dopo la sua ennesima presenza incolore, senza neanche essere riuscito a pronunciare una sillaba, ha concluso che egli non ha capacità. Elisabetta ha sempre fatto ogni cosa in compagnia di qualche familiare o buona amica, quando si tratta di fare qualcosa da sola le prende un’ansia pazzesca. È convinta di non saper far nulla. Sentirsi incapace equivale a essere intimamente convinti di essere tale. Anche la paura di esserlo, corrisponde a tale convinzione. Ma qua bisogna fare qualche distinzione.  Avere la convinzione di essere in un certo modo, non significa affatto esserlo per davvero. Inoltre, la convinzione di essere incapace – quando non è sostenuta da fatti concreti e materiali, ma da sensazioni, emozioni, percezioni di vario tipo, immagini mentali, supposi
La timidezza e il sentimento della mancanza

La timidezza e il sentimento della mancanza

Pubblicato da: Categorie: Le emozioni, Modelli cognitivi e metacognizioni nel pensare degli ansiosi sociali

Il sentimento della mancanza è tale solo come forma manifestatrice, allo stato cosciente, di un pensiero, un’idea, un convincimento di proprie inadeguatezze.

Silvano Bruscella – interferenza

Molte credenze di base sono avvertite, a livello cosciente, sotto forma di sensazioni, del “sentire”, di percezione appena affiorata, di “senso di…”. Spesso, dagli individui che le provano, sono considerate emozioni. Ma cosa intendo, più precisamente, con la locuzione “sentimento della mancanza”? È l’idea che, dentro di sé, qualcosa manca e non permette una vita “normale”. Molte persone timide o ansiosi sociali, si chiedono: “Cos’è che non ho?”, “Cosa mi manca?”, “Perché non funziono bene?”. Spesso la risposta che ci si da’ è: “Non funziono perché sono difettoso”.

L’idea del non funzionamento si correla al pensiero della mancanza.  Ci sono persone che nell’indicare la ragione per la quale si sono rivolte allo psicoterapeuta, hanno espresso le loro speranze con terminologie legate all’idea di essere macchine non funzionanti, esprimendo il desiderio di essere “aggiustati”, “riparati”. Nell’ascoltare questi termini, più consoni alla meccanica di macchine non auto poietiche, abbiamo più chiara l’idea di come giunge a percepirsi un individuo timido o un ansioso sociale: bisogna “aggiustare”, “riparare” qualcosa che