Dire che qualunque cosa si faccia si comunica, non implica che il nostro comportamento, la nostra postura, la mimica facciale, possano significare, per gli altri, qualche cosa di univoco.
Ogni persona interpreta gli stimoli che gli pervengono in funzione della propria storia culturale ed esperienziale, dei propri schemi cognitivi, della propria condizione emotiva del momento. Tuttavia, percepiamo alcuni tratti delle movenze umane secondo “canoni” istintivi che ci troviamo come bagaglio interpretativo sin dalla nascita. Infatti, un neonato è già capace di percepire, in senso negativo o positivo, buona parte delle mimiche facciali o il tono della voce nel nostro parlare. Ciò nonostante, il senso o il significato di molte delle forme di linguaggio non verbale, è appreso per via esperienziale.
Un aspetto che va considerato, è che determinate movenze, posture o mimiche facciali, possono essere espressione del repertorio comportamentale automatico di un individuo. (altro…)