Il rapporto tra le persone timide e gli altri è molto problematico. Watzlawick afferma che non è possibile non comunicare, qualsiasi cosa ciascuno di noi possa fare, comunichiamo. L’uomo comunica non soltanto in forma verbale, né solo in modo volontario.
Postura, mimica facciale, sguardo, gestualità, modi del camminare, azioni e atteggiamenti, look, portamenti, persino il semplice aspetto fisico, sono tutti elementi che ci trasmettono un’idea dell’individuo con cui abbiamo a che fare. E ciò indipendentemente da quale sia la realtà delle cose. Questi costituiscono il linguaggio non verbale che, per la verità, è preesistente al linguaggio verbale.
Più che fattori di trasmissione, si tratta di elementi che, attraverso il processo d’interpretazione degli eventi e delle cose che svolge la nostra mente, da significanti acquisiscono carattere di significato.
Ciascuno di noi interpreta ciò che sollecita i nostri sensi e/o la nostra attenzione, in funzione della nostra storia personale e sociale, le conoscenze, la memoria, gli schemi mentali, culturali, morali, etici. Interpretiamo gli eventi e le cose anche secondo lo stato emotivo del momento in cui riceviamo lo stimolo, il livello di attenzione che prestiamo a esso. L’interpretazione degli eventi e delle cose, non rappresenta la realtà in sé, cioè, ciò che è a prescindere; essa rapp