Quando ci si vergogna di essere timidi

Quando ci si vergogna di essere timidi

Pubblicato da: Categorie: Le emozioni

In un precedente articolo, ho parlato della vergogna come emozione in sé e le funzioni che svolge, in quanto tale, nella specie umana. Qui mi voglio soffermare su aspetti che riguardano la vergogna, in relazione al problema dell’appartenenza sociale. 

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La vergogna provoca una sorta di auto umiliazione un po’ in tutti coloro che hanno a che fare con l’ansia sociale, cioè, la timidezza, la fobia sociale, l’ansia da prestazione, il disturbo evitante della personalità, eccetera. La vergogna è una emozione che ha due aspetti principali: il primo nasce dalla percezione del superamento di una soglia, oltre la quale, diventa a rischio l’accettazione sociale, per cui la persona timida teme di potersi trovare in una condizione di non appartenenza; il secondo, è soprattutto riferito al comportamento e all’idea di trasgressione di regole e principi cui si conferisce particolare valore. La vergogna, come superamento della soglia di perdita dell’accettabilità sociale, si collega a credenze sulla inadeguatezza delle proprie qualità personali. Qui è coinvolto il timore del giudizio negativo degli altri. L’ansioso sociale si preoccupa per come viene, o potrebbe essere, percepito dagli altri. Il percepirsi non allineato con gli standard comportamentali impone, alle persone timide, flussi di pensieri generalmente inerenti l’idea di una normalità mancata