La timidezza e il sentimento della mancanza

La timidezza e il sentimento della mancanza

Pubblicato da: Categorie: Le emozioni, Modelli cognitivi e metacognizioni nel pensare degli ansiosi sociali

Il sentimento della mancanza è tale solo come forma manifestatrice, allo stato cosciente, di un pensiero, un’idea, un convincimento di proprie inadeguatezze.

Silvano Bruscella – interferenza

Molte credenze di base sono avvertite, a livello cosciente, sotto forma di sensazioni, del “sentire”, di percezione appena affiorata, di “senso di…”. Spesso, dagli individui che le provano, sono considerate emozioni. Ma cosa intendo, più precisamente, con la locuzione “sentimento della mancanza”? È l’idea che, dentro di sé, qualcosa manca e non permette una vita “normale”. Molte persone timide o ansiosi sociali, si chiedono: “Cos’è che non ho?”, “Cosa mi manca?”, “Perché non funziono bene?”. Spesso la risposta che ci si da’ è: “Non funziono perché sono difettoso”.

L’idea del non funzionamento si correla al pensiero della mancanza.  Ci sono persone che nell’indicare la ragione per la quale si sono rivolte allo psicoterapeuta, hanno espresso le loro speranze con terminologie legate all’idea di essere macchine non funzionanti, esprimendo il desiderio di essere “aggiustati”, “riparati”. Nell’ascoltare questi termini, più consoni alla meccanica di macchine non auto poietiche, abbiamo più chiara l’idea di come giunge a percepirsi un individuo timido o un ansioso sociale: bisogna “aggiustare”, “riparare” qualcosa che