Quando il timido dice: ce l’hanno tutti con me
La persona timida o ansiosa sociale svolge le sue attività di controllo in due direzioni, verso sé stessa e verso gli altri. Il controllo indirizzato verso sé stessi è un’attività metacognitiva attenzionale volta a valutare le proprie esperienze interne, i propri processi mentali, i propri comportamenti. L’ansioso sociale avverte preminente il bisogno di verificare la congruità del proprio comportamento, delle proprie performance e dei suoi stessi processi mentali. Infatti, ponendosi degli standard elevati, e avendo delle credenze negative riguardanti prerogative e capacità personali, sta sempre a controllare tutto ciò che non corrisponde ai suoi criteri da perfezionista e tutto quanto possa confermare gli schemi cognitivi in cui crede, ma di cui non s’accorge della loro insita disfunzionalità. Atteggiamento mentale, quasi sempre dicotomico, per il quale ricerca ogni possibile discrepanza tra la perfezione perseguita e risultato raggiunto; lo fa durante l’esposizione e l’esecuzione di attività oggetto dell’osservazione altrui; nel valutare le sue reazioni fisiche ed emotive; nei suoi ragionamenti da ansioso. Poi ci sono le attività di controllo rivolte verso gli altri. Queste rivestono particolare importanza per gli individ